Codice: CD9118
Autore: Ramtha
Evento: Dimensional Mind lV
Data: 16-17 sett.1991
Durata: minuti 75.43
Dimensione del File: 88.985kb
1. Saluti e Brindisi
2. Il dilemma nel definire la mente dimensionale
3. Mente umana e mente dimensionale
4. La trappola del pensare piu di Dio
5. Conoscenza interiore, pensiero senza tempo
6. Dogmi e pregiudizi
7. Cosmologia del Se'
8. Applicazione della Grande Conoscenza
9. La chiave del Regno dei cieli
10. La paura dell'essere nulla
11. La gloria di Dio manifestato
12. Espandere le dimensioni diventando qualcos'altro
Codice: CD9118
Autore: Ramtha
Evento: Dimensional Mind lV
Data: 16-17 sett.1991
Durata: minuti 76.54
Dimensione del File: 90.009kb
1. Matematica, genialita' e capacita' di focalizzarsi
2. L'arte della mente analogica
3. Fare una maschera e un costume per cambiare frequenza
4. Istruzioni
5. Saluti e brindisi
6. Paganesimo e danzare il rito di Dio
7. Istruzioni e preparazione alla danza
8. Meritare il titolo di Maestro
9. Mettere alla prova il potere della danza
10. Uso antico di una frequenza cosciente
11. Purificazione per cambiare la mente
Questo insegnamento pone le basi per comprendere la differenza tra memorizzare e conoscere e come passare dall’uno all’altro per accedere ad altre dimensioni. In questi giorni in cui si celebra la conferma scientifica delle onde gravitazionali teorizzate da Einstein, ecco che cosa Ramtha ha da dire su di lui e sulla vera conoscenza:
“Noi definiremmo genio una persona ingegnosa, non perché abbia una mente matematica, o una mente scientifica, ma perché possiede la capacità di determinare, di creare ciò che è sconosciuto; e può essere un semplice pensiero. Quindi il genio è quella capacità straordinaria e fortunata di essere abbastanza umili da essere tutto e ogni cosa. Ora, come fate a diventare ciò che è sconosciuto? Analogicamente. Che cosa disse l’entità Newton riguardo alla gravità quando gli chiesero come aveva fatto a ottenere la risposta? La sua risposta fu: «L’ho studiata e l’ho contemplata ininterrottamente, e alla fine l’ho saputo». Che cosa fece, traducendolo nei nostri termini? Ci si focalizzò su, consumò i suoi pensieri, per diventare le acque al di sotto della familiarità superficiale o della conversazione superficiale, il movimento sottostante, il pensiero profondo; egli mantenne un pensiero profondo costantemente focalizzato su ciò, in modo che potè ottenere gli accessori superficiali della vita quotidiana… Anche l’entità Einstein era esattamente così, ma di lui dovreste sapere che non era un genio matematico, bensì un visionario. Aveva la capacità di contemplare lo sconosciuto perché si rivelasse in termini pittorici noti; poteva vederlo nella sua testa, e si sforzava di descriverlo in termini matematici. Ogni genio che possiate mai ricordare aveva questa capacità. E qual era la capacità? Il focus.”